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Nella cassetta degli attrezzi: costruire la tua routine

È molto frequente utilizzare la tua routine prima della gara ma, se la disciplina praticata prevede degli intervalli, è molto utile (ri)evocare la sequenza per (ri)acquisire la giusta concentrazione.

3 spunti per identificare la tua routine

Prendi come esempio la tua miglior competizione e ripercorri le azioni compiute prima di salire sul tatami, se sei un karateka, o prima di scendere in campo. Su pc o con carta e penna rispondi a queste domande.

  1. Quali pensieri ti hanno accompagnato prima di gareggiare e nei momenti di pausa?
  2. Quali gesti particolari hai compiuto?
  3. Ci sono parole che ti sei ripetuto più spesso? Se sì, quali sono?

Se nella tua carriera di atleta ancora non hai avuto modo di confrontarti in una gara, prova a rispondere comunque pensando ad un allenamento che ritieni soddisfacente. In questo modo puoi iniziare “a fare caso” ai tuoi modi di agire e a prenderci confidenza.

Come rilevato spesso in questo blog, quando parliamo di allenamento mentale, non ci sono azioni, parole e immagini giuste o sbagliate. Non esistono soluzioni efficaci a prescindere ma sono necessarie la consapevolezza di te come atleta, la concentrazione e la perseveranza.

Una volta compresi questi aspetti sarà possibile mettere a punto la tua routine

3 Punti di attenzione

  • Occorre che ogni azione coinvolta nella routine sia funzionale per te in quel momento. Se hai necessità di raggiungere un senso di calma prima di una gara è una cosa, se hai necessità di carica fisica è un’altra.
  • La sequenza che metterai in atto, azione dopo azione, deve convincerti. Deve funzionare nella tua testa prima ancora che nelle tue gambe.
  • In pre gara o durante la pausa, è importante svolgere la tua routine alla perfezione. Se sbagli qualcosa nella sua esecuzione è fondamentale ricominciarla da capo.

La scelta dei gesti, delle parole, dei pensieri può sembrare semplice e a tratti banale. In realtà la scelta di un’azione piuttosto che un’altra è frutto di un lavoro molto articolato, perché costruire la tua routine significa prenderti cura della tua prestazione sotto tutti i punti di vista e non soltanto del momento in cui sei sul tatami. Significa lavorare sulla conoscenza e consapevolezza che hai di te, come atleta, ragazza o ragazzo, come donna o uomo. E come ogni cosa che ti riguarda deve essere, necessariamente, accurata e su misura.

Hai trovato la tua routine? Commenta l’articolo e fammi sapere, anche in privato!

 

Dott.ssa Francesca Giambalvo – Psicologa, consulente in psicologia dello sport

www.francescagiambalvo.it

 

Riferimenti

Penati V. “Tecniche mentali per il potenziamento della prestazione sportiva.” (2015)

Butler R. J. “Psicologia e attività sportiva. Guida pratica per il miglioramento della prestazione.” (1998)