Anche quest’anno abbiamo percorso insieme un bel pezzo di strada, a volte viaggiando nella psicologia dello sport altre attraverso una psicologia del quotidiano, abbracciando temi più trasversali. Il 31 dicembre è un giorno che segna una linea di confine, dà un po’ l’idea di una frontiera da oltrepassare e dove non poter più tornare. E’ anche un giorno ambivalente perché porta con sé un senso di chiusura con quello che è stato e di speranza per quello che sarà. Il mio augurio è che questa intensità di speranze e di buoni propositi verso il futuro ci accompagni tutto l’anno, per poter vivere ogni giorno come fosse il primo dell’anno.
Ti auguro di:
- saper valorizzare i tuoi successi per poterti ricordare quanto hai saputo realizzare;
- rileggere i tuoi fallimenti per fare meglio la prossima volta;
- credere in te e nelle infinite possibilità che hai di cambiare sul lavoro, nello sport, nell’amore.
Mi piacciono molto queste parole di Lewis che recitano “Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale.” Ti auguro che il 2018 e il 2019 siano in comunicazione tra loro per permetterti di mantenere la rotta verso i cambiamenti che stai già inseguendo, per poter continuare a navigare verso la tua meta.
La riflessione con cui ti invito a salutare questo 2018 è anche un po’ un augurio: quali sono le cose buone che vuoi portare in questo nuovo anno?
Dott.ssa Francesca Giambalvo – Psicologa, consulente in psicologia dello sport
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