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Cosa si lascia quando si va via…

Si lascia un libro aperto, scritto in parte e con pagine bianche ancora da riempire. Si lasciano i silenzi di un vuoto incolmabile, gli abbracci e l’amore di una mamma che non torneranno più. Si lasciano le persone più care che continueranno a percorrere la loro strada con la promessa di raccontarti come è continuata la loro vita da quando te ne sei andata. Più passa il tempo e più il dolore si trasforma. Forse perché, nel tempo, si dà sostanza anche alle piccolissime cose, con la differenza che ora pesano come macigni. Nei rapporti che si spezzano ognuno vive la propria sofferenza, si fanno domande, si cercano risposte e poi si fa il conto con la parte più difficile: andare avanti.

Cosa si lascia quando si va via…

Tante riflessioni …. sulla vita, sulla sua imprevedibilità, sul suo essere incomprensibile, sulla nostra impotenza. Si lasciano le cose che più ci hanno colpito e tante promesse, soprattutto l’impegno a non lamentarci, godere delle cose belle che ci sono, perché oggi è così e domani potrebbe essere diverso.

E allora credo che sia importante far seguire le azioni alle riflessioni. Che sia importante dare quegli abbracciche per carattere o impostazione (ci) neghiamo. Che sia importante ringraziareper quello che c’è invece di misurare quello che manca. Che la vita è un’avventurae che vale sempre la pena osare.

Qualunque sia il percorso condiviso,chi se ne va ci lascia in eredità un pezzo di sé. E tu, Francesca, che hai sempre accolto le mie proposte come un valore aggiunto per i vostri ragazzi, aprendomi le porte della vostra casa come fosse la mia, mi lasci in eredità il calore dell’accoglienza. Grazie per quel piccolo ma intenso tratto di strada percorso insieme.

Dott.ssa Francesca Giambalvo – Psicologa, consulente in psicologia dello sport

Fonte Notizia www.francescagiambalvo.it